Mancia nella ristorazione: qual è la situazione italiana?

Mancia nella ristorazione: qual è la situazione italiana?

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La mancia nella ristorazione è una tematica con molte sfaccettature a livello europeo. In alcuni paesi viene vista come qualcosa di obbligatorio, mentre in altri è legata al valore del servizio (e quindi soggettiva).

Questo per i clienti, ma cosa accade in Europa dal punto di vista del personale di sala?
Sostanzialmente esistono tre tipi di trattamento della mancia:

  • nel primo caso l’importo resta a chi ha seguito il servizio al tavolo
  • nel secondo il valore va al gestore della sala
  • nel terzo le mance vengono unite in un fondo unico per poi essere divise secondo precise regole stabilite in precedenza.

Paesi come Germania e Svezia lasciano discrezionalità al cliente, mentre altri come Spagna e Inghilterra hanno una percentuale fissa indicata nel conto finale. Questo ovviamente salvo eccezioni.

la mancia nella ristorazione

In Italia non esiste una normativa vera e propria che regolamenti le mance. Ciascuna regione ha convenzioni “non scritte” che caratterizzano la ristorazione.
Così sta al cliente valutare se dare e l’ammontare della mancia. Ciò, essendo soggettivo, coinvolge diversi fattori: qualità del servizio, risposta alle proprie aspettative, bontà della cucina e tanti altri. Da non trascurare poi la crisi economica che sicuramente ha influito, in negativo, sulla diffusione di questa usanza.

Dal punto di vista fiscale è bene ricordare anche che le mance non fanno parte del fatturato aziendale ai fini del calcolo delle imposte e dei contributi fiscali e previdenziali.

In Italia dunque può (ri)prendere piede la cultura della mancia nella ristorazione?

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