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Ricette Polo

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Mostarda di pere

Sulla “tavola delle feste” la mostarda di pere è uno di quegli ingredienti che assolutamente non possono mancare. Per questo motivo, in questo articolo scopriamo qualche interessante abbinamento con la mostarda.

Mostarda di pere: gli abbinamenti tradizionali

Il Natale è il periodo dell’anno in cui il cibo diventa il protagonista più che in ogni altra occasione.
Nella ricchissima tradizione culinaria italiana, ogni regione ha i suoi piatti caratteristici. Nonostante ciò in determinate festività, alcuni ingredienti non possono assolutamente mancare (basti infatti pensare alla mostarda di pere).

Perfetta per accompagnare soprattutto i formaggi, la mostarda di pere è una preparazione molto antica nata per aumentare la conservazione della frutta.
Le prime testimonianze sull’utilizzo della mostarda risalgono al XVI secolo; da allora questo particolare metodo di conservazione ha fatto molta strada fino a guadagnarsi un posto privilegiato tra le leccornie in molti paesi occidentali.

ristorazione-mostareda-pere-formaggiFin dagli albori, la caratteristica dolcezza leggermente piccante della mostarda di pere è stata accostata al mondo dei formaggi con cui si sposa perfettamente.

Sono diverse infatti le tipologie di formaggio con cui la mostarda di pere crea un connubio di profumi e di sapori entusiasmanti.

Oltre che con i formaggi stagionati (quali parmigiano, pecorino e alcune varietà di caciocavallo), la mostarda di pere è un ottimo accompagnamento anche per i formaggi a pasta molle (come il più celebre degli erborinati, il gorgonzola oppure il delizioso brie).

Tuttavia la mostarda di pere regala grandi soddisfazioni anche se accostata ad altri piatti ed ingredienti tipici della tradizione italiana e natalizia. La mostarda di pere è infatti ottima per accompagnare i bolliti, gli insaccati ed altre tipologie di carni particolarmente grasse. In questi abbinamenti infatti le note dolci della mostarda di pere addolciscono la sapidità della carne, mentre la nota piccante contrasta egregiamente i grassi.

Ricette originali con la mostarda di pere

mostarda-ristorazioneLa mostarda di pere può rappresentare un ingrediente originale in moltissime ricette: le sue caratteristiche permettono di accompagnare ed esaltare i sapori di diversi piatti e raggiungere così deliziosi risultati.

Nell’ambito delle ricette salate, alcune preparazioni prevedono l’utilizzo della mostarda di pere per guarnire, ad esempio, delle crepes al gorgonzola oppure – a fine cottura – un risotto al gorgonzola.
Un’altra interessante modalità per impiegare la mostarda di pere in cucina è nella guarnizione della pasta fresca ripiena (basti pensare a degli agnolotti al pecorino).

Per la preparazione di sfiziosi antipasti, invece, puoi accompagnare con la mostarda di pere dei crostini con zafferano e l’immancabile gorgonzola dolce. In alternativa puoi anche accompagnare la mostarda alle verdure. In questo caso puoi preparare uno sfizioso e leggero piatto spadellando per pochi minuti un misto di zucchine, carote, ravanelli e finocchi tagliati a strisce. Una volta fredde, sarà poi sufficiente servire le verdure accompagnate da del pinzimonio a base di mostarda di pere, succo di limone e un pizzico di pepe.

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Trippa

Il 24 Ottobre è stata la Giornata Mondiale della Trippa. Per questo motivo questa settimana abbiamo deciso di dedicare un articolo a questo piatto tipico della tradizione nazionale che in autunno torna prepotentemente alla ribalta.

Che cos’è la trippa?

Consumata fin dall’antichità da parte dei greci e dei romani, la trippa è un alimento che caratterizza la cucina di molte regioni d’Italia che custodiscono e tramandano la propria ricetta tradizionale: basti pensare alla trippa alla romana, alla trippa trevigiana, alla trippa alla fiorentina, alla zuppa di trippe di Napoli, alla Busecca lombarda, alla trippa alla marchigiana o al Lampredotto. 

La trippa fa parte del quinto quarto dell’animale, viene ricavata dalle diverse parti dello stomaco dei bovini e dei suini e nello specifico rientra nel gruppo delle frattaglie.

Trippa: calorie e proprietà

trippa crudaAnche se il nome potrebbe far pensare a un alimento grasso e ricco di colesterolo, in realtà la trippa è un taglio di carne magro (contiene solo il 3% di grassi, di cui la metà sono insaturi), ricco di proteine, di minerali (come il magnesio, il calcio, lo zinco e il selenio), di ferro e vitamine appartenenti al gruppo B.

Essendo inoltre un tessuto connettivale, la trippa è molto ricca di collagene, molto importante per i muscoli, le articolazioni, le ossa e la pelle.

Paese che vai, trippa che trovi: la trippa in cucina

Senza ombra di dubbio, la trippa è un taglio economico ed estremamente versatile, oltre ad essere nutriente. Proposta soprattutto dalle taverne e dalle osterie, la trippa è un alimento che può essere preparato in diverse modalità. Riportiamo ora i 6 modi più famosi di cucinare la trippa.

#1. Trippa alla romana.
Molto ricca e gustosa, in questa ricetta la trippa viene cucinata in un soffritto di sedano, cipolla, aglio, carote per poi aggiungervi anche del guanciale. Si andrà poi a sfumare con del vino e si verserà della passata di pomodoro lasciandola cuocere a fuoco basso per un paio di ore. Ciò che caratterizza questo piatto – che viene servito con del pecorino romano o del parmigiano grattugiato – è l’aggiunta della menta. 

#2. Trippa alla fiorentina.
Questo piatto assomiglia a quello romano, con l’unica differenza che non contiene il guanciale e che il profumo che lo caratterizza deriva dall’aggiunta di foglie d’alloro. 

#3. Trippa alla milanese.
Questa preparazione – chiamata anche “busecca” – è molto facile poiché si ottiene cucinando la trippa semplicemente in padella con un pò di olio. Si aggiunge poi un soffritto di sedano, salvia, cipolla e carote insieme a della passata di pomodoro e si completa la cottura assieme ai fagioli. 

#4. Trippa alla napoletana.
In questo caso la trippa è in bianco: sostanzialmente viene cotta nel brodo vegetale per poi essere condita con olio, prezzemolo, succo di limone e sale. 

#5. Trippa in umido con patate.
Questa ricetta prevede che la trippa venga cotta nel brodo e poi ripassata in padella con un soffritto di carote, cipolla, sedano (cotte nel burro) e aggiungendovi poi anche le verdure del brodo. Dopo aver sfumato il tutto con del vino bianco, si prosegue la cottura a fuoco lento e per due ore aggiungendo del brodo vegetale e un pò di passata di pomodoro. Le patate poi – dopo essere state tagliate a pezzetti abbastanza grandi – verranno cucinate assieme alla trippa per circa 30 minuti. Una volta pronta, la trippa verrà servita con dei crostini di pane e abbondante parmigiano grattugiato.

#6. Trippa alla trevigiana (o trevisana).
Questa è una ricetta tipica del Veneto, semplice da preparare ma gustosa e saporita. Riportiamo di seguito la ricetta dettagliata per 4 persone. 

La ricetta della trippa alla trevigiana 

Ingredienti:

Preparazione

In una pentola con acqua bollente salata scotta la trippa tagliata a striscioline. 
Taglia poi la pancetta e la cipolla a dadini, fai fondere in una casseruola il burro e soffriggici la pancetta per alcuni minuti. 
Unisci la cipolla e falla rosolare e prima che prenda colore, metti nel recipiente anche il rosmarino e la trippa e mescola. Bagna il tutto con il brodo di manzo e fai cuocere il tutto a fuoco moderato e con coperchio chiuso. A fine cottura regola con sale e pepe.
Distribuisci poi la trippa calda in dei piatti fondi, cospargila con il formaggio grattugiato e servila assieme alle fette di pane casareccio che precedentemente avrai tostato nel forno.
Et voilà, ecco pronte le trippe alla trevigiana!


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Pasta e fagioli

Questa settimana parliamo di un classico della cucina italiana, un piatto povero ed economico ma dal sapore gustoso, genuino e rurale: la pasta e fagioli

La storia della pasta e fagioli

In realtà le origini della pasta e fagioli sono incerte. Questo piatto – dalla consistenza cremosa e corposa – viene conteso da diverse regioni (Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Lombardia…) e ogni regione ha la propria variante
Tuttavia pare che questo piatto affondi le proprie radici nel medioevo, in particolare nell’epoca romana

La tradizione  di cuocere la pasta assieme ai fagioli è dunque molto antica ed ora è diventato un simbolo della cucina italiana nel mondo

La ricetta classica prevede l’unione di una pasta corta con fagioli cannellini o borlotti, anche se vi sono delle versioni più “rustiche” che prevedono l’aggiunta delle cotiche di maiale o dei molluschi, proprio per insaporire il piatto ancor di più. 

La ricetta della pasta e fagioli veneta

Nella cucina tradizionale contadina veneta, questo piatto viene servito sia freddo che caldo.
La pasta e fagioli (conosciuta in dialetto veneto come la “pasta e fasoi”) è un primo piatto semplice ma estremamente ricco dal punto di vista nutrizionale, in quanto oltre alla pasta vi sono ingredienti salutari come i fagioli borlotti, l’olio extra vergine d’oliva e un rametto di rosmarino.

Di seguito riportiamo la ricetta della pasta e fagioli alla veneta.

Ingredienti:

Preparazione:

Taglia a cubetti il sedano, la cipolla, le patate, le carote e i pomodori e falli rosolare in una casseruola a fuoco basso con un pò di olio extra vergine d’oliva.
Aggiungi poi i fagioli che avrai fatto ammollare in acqua per almeno 12 ore e copri con del brodo vegetale e fai sobbollire per circa due ore.

In un contenitore di vetro versa l’olio e inseriscici rosmarino, salvia, timo e aglio. Metti tutto in microonde a circa 80° per poter imprigionare tutti i sapori all’interno dell’olio, senza doverlo bruciare o soffriggere.
Filtra poi l’olio aromatizzato e uniscilo alla zuppa, che andrai a regolare con pepe e sale.

Aiutandoti con un cutter ad immersione frulla i fagioli sino a renderli cremosi: rimetti la crema sul fuoco e al suo interno cuoci la pasta.
É importante mescolare in quanto sarà molto probabile che la crema si attacchi al fondo della pentola (in alternativa, se preferisci, puoi cuocere la pasta al dente in acqua e una volta scolata potrai terminare la cottura nella crema di fagioli). Una volta pronta, servi la pasta e fagioli in apposite tazze da zuppa e aggiungi un filo di olio extra vergine a crudo, alcune foglie di salvia e qualche fagiolo intero.

Et voilà, ecco pronta la famosa pasta e fasoi, un piatto che tipicamente si prepara in inverno e che ricorda il legame con la tradizione contadina


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Fegato alla veneziana

Questa settimana parliamo di un secondo piatto tipico della cucina veneta: il fegato alla veneziana.
In primis spiegheremo le origini di questa pietanza per poi presentarne la ricetta.

Fegato alla veneziana: il connubio perfetto tra la carne di fegato e le cipolle bianche

Preparato con il fegato di maiale o di vitello, il fegato alla veneziana è un piatto tipico di Venezia conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Stiamo parlando di una ricetta semplice ma gustosa che porta con sé una lunga storia.
Vi sono infatti alcune testimonianze dell’utilizzo del fegato in epoca romana: i romani erano soliti a cucinare il fegato insieme ai fichi proprio per coprirne l’odore abbastanza forte. 

Successivamente i veneziani sostituirono i fichi con le cipolle (in veneto le siole) che – proprio come i fichi – smorzavano il gusto deciso del fegato.
Ecco che con il tempo la variante veneziana divenne alquanto apprezzata, tanto da essere citata con la ricetta “Fegato di mongana alla veneziana” (dove la mongana è la vitella da latte) nell’Apicio moderno, un capolavoro fondamentale per la cultura gastronomica italiana scritto nel 1790 da Francesco Leonardi. 

Quali sono gli ingredienti per il fegato alla veneziana?

Gli ingredienti principali per la preparazione di questo piatto tipicamente autunnale e dalla lunga tradizione sono due: il fegato e la cipolla bianca.

La tradizione vorrebbe il fegato di maiale, ma oggi si utilizza generalmente il fegato di vitello (o di vitellone), il quale ha un gusto meno deciso.

Per quanto riguarda la cipolla, è importante usare la cipolla bianca di Chioggia – particolarmente dolce e aromatica – che dovrà essere cucinata lentamente risultando tenerissima, cremosa e ben caramellata.

Gli altri ingredienti del fegato alla veneziana sono il burro, l’olio, il prezzemolo e l’aceto (quest’ultimo  veniva usato soprattutto in passato – visto che non vi erano i frigoriferi – proprio per occultare l’odore acre del fegato). 

Come si prepara il fegato alla veneziana?

Una ricetta tanto semplice quanto ricca di sapori se preparata con gli ingredienti giusti e freschi.
Riportiamo ora di seguito la ricetta del fegato alla veneziana.

Ingredienti per 4 persone:

Preparazione:

Ricetta per fegato alla venezianaPer prima cosa sciacqua il fegato, asciugalo e taglialo a listarelle.
Successivamente sbuccia le cipolle e tagliale finemente. Fai poi sciogliere il burro in una padella abbastanza grande e unisci l’olio extra vergine d’oliva. Aggiungi poi le cipolle e falle stufare per 15 minuti a fuoco dolce con un pò di aceto. Unisci poi i pezzi di fegato e fallo cuocere velocemente a fuoco alto per 5 minuti (avendo cura di muovere la padella quando giungi a metà cottura), salare e pepare. Una volta cotto servi il fegato alla veneziana con del prezzemolo tritato sopra. 

Ricorda che in questa preparazione i tempi di cottura sono importantissimi: è fondamentale non cuocere troppo il fegato, proprio per non renderlo sgradevole e gommoso.
Si consiglia inoltre di consumare il fegato alla veneziana appena fatto: questo perché, se riscaldato, potrebbe indurirsi.

Il fegato alla veneziana è ottimo se accompagnato con della polenta di mais (sia morbida che a fette) o con del purè di patate: queste due pietanze riescono ad esaltare molto bene il gusto del fegato. 
Per quanto riguarda le bevande, invece, il fegato alla veneziana può essere accostato a un buon bicchiere di vino rosso (possibilmente corposo) o eventualmente una birra rossa (che va a contrastare il sapore abbastanza deciso del piatto).


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Ricette per halloween

In vista della festa di Halloween, questa settimana vogliamo parlare di questa ricorrenza e riportare alcune ricette veloci da presentare proprio in occasione del 31 Ottobre.

Halloween: significato e storia

Quando pensiamo alla festa di Halloween non possiamo fare a meno di immaginarci streghe, zombie, mostri e zucche.
Celebrata il 31 Ottobre soprattutto negli Stati Uniti e in Inghilterra, Halloween è una festività che ha origine nelle antiche tradizioni celtiche e che all’epoca sanciva la fine dell’estate.

L’economia della popolazione celtica si basava prevalentemente sull’agricoltura, ecco che il 31 Ottobre era una giornata dedicata al ringraziamento degli spiriti per i raccolti ottenuti.
Non a caso, i colori che simboleggiano questa ricorrenza (chiamata “Samhain”) ricordano la mietitura (con l’arancio) e la fine dell’estate (con il nero). 

Ad oggi, nella notte tra il 31 Ottobre e il 1 Novembre, i bambini – mascherati da creature mostruose – girano di casa in casa per il cosiddetto rito del “dolcetto o scherzetto” e precedentemente preparano la famosa lanterna di zucca (conosciuta anche come Jack-o’-lantern).

Jack-o’-lantern: come creare la zucca di Halloween

Zucca di halloweenSenza ombra di dubbio, uno dei simboli di Halloween è la zucca intagliata.
Ma come crearla? É molto semplice.

Dovrai dotarti di una zucca abbastanza grande, di un pennarello, di un cucchiaio (o di una paletta da gelato), di un coltello lungo dalla lama fina e di alcuni giornali (per non sporcare).

Prima di tutto disegna con un pennarello (meglio se lavabile) la faccia della tua zucca. Successivamente intaglia il bordo la calotta della zucca, eliminala con un cucchiaio ed estrai i semi e i filamenti presenti all’interno.
Dopo aver completamente svuotato la zucca, è consigliato raschiare le pareti interne (e poi asciugarle con uno strofinaccio) proprio per assicurarsi di non lasciare dei residui.
Tramite il coltellino affilato intaglia la zucca seguendo il disegno che hai creato, inserisci poi all’interno una candela e il vostro Jack-o’-lantern sarà ufficialmente completo e pronto per essere esposto dove desideri!

Dolci di halloween: idee semplici e veloci

Sono diversi i piatti tradizionali legati alla festa di Halloween, basti pensare a:

  • Muffin alla zucca, decorati con della gustosa pasta di zucchero fino ad arrivare a ragnatele fatte con la glassa;
  • Pumpkin Pie, la classica torta alla zucca creata con gli scarti della zucca intagliata;
  • Toffee Apple, le mele candite e infilzate con un bastoncino;
  • Soul cake, i golosi biscotti aromatizzati con cannella e noce moscata;
  • Colcannon, un piatto tipico invernale a base di patate, cipolle e verze cotte in latte e burro.

Ora riportiamo ben due ricette, una relativa alla preparazione dei muffin alla zucca e l’altra per la creazione della Pumpkin Pie.

Muffin alla zucca: ricetta e preparazione

Perfetti per stupire grandi e piccini, i muffin alla zucca sono facili da realizzare e super golosi. Riportiamo ora gli ingredienti necessari e la preparazione.

Ingredienti:

Preparazione:

Muffin di zuccaPrima di tutto, lava e taglia la zucca a fette dello spessore di 2 o 3 cm (se vuoi, puoi tranquillamente usare la polpa ricavata dalla zucca intagliata) e mettila a cucinare in forno a 200° per un’ora.
Nel mentre, aiutandoti con una planetaria, sbatti il burro fino a ridurlo in crema e aggiungi la zucca schiacciata (che hai lasciato precedentemente raffreddare), il miele, lo zucchero di canna e l’uovo.
Dopo aver amalgamato il composto, mettilo da parte e in una ciotola setaccia la farina con il bicarbonato e unisci il sale e le spezie.
Aggiungi le polveri all’impasto nella planetaria e amalgama per qualche minuto.
Una volta pronto, metti un pirottino all’interno di ogni stampo per muffin, riempilo con l’impasto alla zucca e cucinali in forno preriscaldato a 200° per circa 15-20 minuti. 

Se desideri, una volta pronti puoi decorare i tuoi muffin in vari modi, usando glasse colorate e pasta di zucchero e tanta tanta fantasia. 

Ricetta della Pumpkin Pie: ingredienti e preparazione

Simbolo della notte di Halloween, la Pumpkin Pie è un dolce autunnale tipico della tradizione americana che viene gustato il quarto giovedì di Novembre (giorno dedicato alla Festa del Ringraziamento). 
Questo dolce, croccante fuori e morbido dentro, viene realizzato con della “pasta brisè” che raccoglie un ripieno di crema alla zucca aromatizzata con un mix di spezie.
Riportiamo di seguito gli ingredienti e la modalità di preparazione di questa torta di zucca americana, immancabile nel giorno di Halloween. 

Ingredienti per la base (ideale per una teglia da 24 cm di diametro):

Ingredienti per la crema:

Ingredienti per la decorazione:

  • 100 g di panna liquida fresca.

Preparazione:

Pumpkin pie americanaPrima di tutto, pulisci la zucca e tagliala in pezzi grossolani: falla cuocere al vapore fino a quando non risulterà morbida.
Versala poi in una ciotola, lasciala raffreddare e trasferiscila in un frullatore per ottenere una purea liscia.

In un’altra ciotola, aiutandoti con una frusta manuale, sbatti le uova con lo zucchero, aggiungi poi lo zucchero di canna, la noce moscata e la cannella. Versa poi il latte condensato e la crema di zucca, copri con la pellicola e lascia riposare il ripieno in frigo per un’ora.
Nel mentre prepara il crust. In primis, versa la farina in una ciotola e aggiungi lo zucchero e il sale.
Unisci poi il burro freddo a pezzi e lavora l’impasto con le dita: quando l’impasto sarà bricioloso, versa gradualmente l’acqua fredda e dopo l’uovo. Lavora l’impasto con un pò di farina e cerca di ottenere un impasto liscio e omogeneo: avvolgilo nella pellicola e fallo riposare in frigo per un’ora. 

Una volta trascorso il tempo, riprendi il crust e tiralo aiutandoti con un mattarello al fine di ottenere un disco un pò più grande dello stampo. Srotola la pasta sullo stampo, elimina gli eccessi e versa il ripieno nella tortiera. Cuoci la torta in forno preriscaldato per 55 minuti a 175°.
Et voilà, una volta cotta potrai servirla accompagnandola con la panna montata!


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Salsa guacamole

Tra gli ingredienti esotici che negli ultimi anni hanno riscosso più successo, sicuramente l’avocado e la salsa guacamole meritano un posto di tutto rispetto.

Salsa guacamole: storia e sapore

La salsa guacamole viene ormai ampiamente usata per la preparazione di tipiche ricette messicane e di gustosi snack anche se si sa, quando un nuovo ingrediente arriva in Italia, è destinato ad essere reinventato tramite delle ricette del tutto innovative.

Quando è nato il guacamole?
Il guacamole vanta oltre 500 anni di storia e di tradizione, in quanto è nato ai tempi degli Aztechi.
La ricetta originale per la preparazione del guacamole prevede l’uso di pochi semplici ingredienti: l’avocado, il succo di lime e il sale. Successivamente sono stati aggiunti altri ingredienti come la cipolla, il pepe e/o il peperoncino, l’aglio, il coriandolo e i peperoni.

Il sapore caratteristico del guacamole ben si presta ad accompagnare piatti decisamente saporiti come le tapas, le tortillas e i burritos. Questi piatti elencati, caratteristici della tradizione messicana, sono tutti deliziosi e l’uso del guacamole – con la sua piccantezza più o meno forte – ne esalta i sapori intensi.

Da quando è entrato nella nostra cucina con la sua consistenza spumosa ed il suo sapore pepato, il guacamole ha immediatamente stimolato la curiosità e la fantasia di numerosi chef, che hanno deciso di creare nuovi e interessanti abbinamenti con piatti tipici della tradizione italiana ed europea.

Tre ricette semplici e golose con la salsa guacamole

Di seguito riportiamo delle idee per l’uso del guacamole nel tuo ristorante.

Madeleine di grana padano e guacamole

madeline con salsa guacamole

Questo finger food davvero originale – di cui ora riportiamo gli ingredienti e la preparazione – è perfetto da offrire ai vostri ospiti a inizio serata. Senza ombra di dubbio, li lascerà piacevolmente stupiti.

Ingredienti per le Madeleine:

  • Grana Padano – 70 g
  • Farina di nocciole – 70 g
  • Farina di grano tenero (tipo 1 o 0) – 70 g
  • Uova – 3 pz
  • Olio di riso – 50 g
  • Lievito per torte salate – 4 g
  • Sale
  • Spezie miste in polvere (senape, pene nero, zenzero, curcuma)

Preparazione:

  1. Sbattere le uova, aggiungere gradualmente il grana padano e la farina di nocciole.
  2. Continuando a mescolare incorporare la farina di grano tenero setacciata assieme al lievito, un pizzico di sale, le spezie e infine l’olio di riso.
  3. Coprire il composto e lasciar riposare in frigo per 8 ore.
  4. Imburrare gli stampi a conchiglia e riempirli per circa due terzi, infornare poi in forno statico a 190 °C per circa 10 minuti.
  5. Servire le madeleine ancora tiepide accompagnandole con la salsa guacamole.

In sostituzione delle madeleine proposte come finger food, questa ricetta si può servire anche come antipasto. In questo caso al posto degli stampini per madeleine, si possono utilizzare quelli per muffin che andranno poi adagiati su un letto di salsa guacamole.

Tartine alla salsa di guacamole e salmone

tartine con salsa guacamole e salmone

Questo simpatico finger food è per perfetto da servire all’aperitivo per accompagnare un buon bicchiere di bollicine, soprattutto durante la bella stagione. Ecco di seguito gli ingredienti e la preparazione.

Ingredienti:

  • Pane nero
  • Carpaccio di salmone
  • Limone
  • Olio
  • Cipollotto rosso

Preparazione:

  1. Mettere a tostare le basi di pane nero, indicativamente con dimensioni di circa 4 cm per lato.
  2. Condire il carpaccio di salmone con succo di limone, olio e sale q.b..
  3. Tagliare il cipollotto ad anelli e preparare alcuni riccioli di buccia di limone.
  4. Sulle basi di pane nero tostato adagiare un’abbondante goccia di salsa di guacamole, un ritaglio di carpaccio di salmone, finire con un anello di cipollotto e alcuni riccioli buccia di limone.

La preparazione è molto semplice e veloce e vi permetterà di servire un finger food con guacamole leggero e saporito.
La stessa ricetta, con dosi ovviamente più abbondanti, può essere impiegata per l’antipasto.
In questo caso una buona soluzione per la presentazione può essere la destrutturazione della tartina su un ampio piatto, con l’aggiunta di qualche foglia di radicchio su cui adagiare il carpaccio di salmone.

Risotto di gamberi e gin con guacamole

risotto con gamberi e guacamole
Questo risotto è un piatto molto fresco e dai sapori  aromatici che derivano dall’uso di gin, ottimo per serate romantiche o per cene estive.

La principale particolarità di questo risotto risiede nella sua preparazione.
Contrariamente alla tradizionale cottura, andrà utilizzata esclusivamente acqua salata, tutt’al più con una percentuale di circa il 15% di brodo di pesce. Questa leggerezza permetterà ai vostri clienti di assaporare l’aromaticità del gin, che viene utilizzato al posto del vino per la sfumatura del riso.

È importante dunque per questa ricetta utilizzare un gin di alta qualità come ad esempio il Gin Mare, caratterizzato da sentori tipicamente mediterranei quali basilico, rosmarino e timo.
Un’ultima accortezza per la preparazione del risotto di gamberi e gin con guacamole riguarda la mantecatura. Trattandosi comunque di un risotto di pesce, burro e formaggio sono banditi per lasciare il posto ad un filo d’olio evo.

Osservate queste semplici indicazioni, potete procedere con la preparazione del vostro risotto ricordando di sfumare il riso tostato con un buon gin. Al termine della cottura, adagiate sul fondo del piatto un’abbondante goccia di salsa guacamole sopra cui impiattare il risotto e finire con un top di gamberi.

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*foto di https://www.atelierdeschefs.fr/

La nostra rubrica di Ricette per l’asporto è ideale per tutti i locali che offrono servizio di consegna a domicilio e asporto, soprattutto in questo periodo.
Questa settimana prepareremo un piatto estivo ma classico: la supreme di galletto al croccantino!

La supreme di galletto è una rivisitazione sfiziosa della classica supreme di faraona, ricavata però dal galletto. La supreme è una delle lavorazioni del pollame alla base della cucina francese, che si ricava disossando il petto con pelle e lasciando l’aletta in osso pulita dalla pelle all’estremità.

In cucina quella parte che viene ricavata dal galletto grazie alla porzione contenuta si presta molto bene alla preparazione sia di stuzzichini veloci che di piatti da portata più complessi.

La nostra proposta è di rendere il prodotto croccante, con un lieve sentore di limone, e di servirlo in un letto di valeriana e pomodorini ciliegino.

La ricetta

Ingredienti

Tra le diverse proposte del nostro catalogo, vi suggeriamo questi prodotti con un ottimo rapporto qualità prezzo:

Supreme di galletto francese – Codice articolo: 02017205

Condimento per pollo croccantino Wiberg – Codice articolo: 09980056

Vino soave classico Costeggiola DOC – Codice articolo: 10091006

La preparazione è semplice:
  1. marinate le supreme di galletto nel limone per almeno 30 minuti
  2. cospargete le supreme nel “rub” croccantino per pollo Wiberg
  3. infornatele e arrostitele al punto giusto
  4. servitele su di un letto di pomodorini tagliati e valeriana.

Il piatto ottenuto sarà un piatto fresco, estivo e che ben si accompagnerà ad un ottimo bicchiere di Soave Costeggiola DOC.

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La nostra rubrica di Ricette per l’asporto è ideale per tutti i locali che offrono servizio di consegna a domicilio e asporto, soprattutto in questo periodo di restrizioni e chiusure.
Questa settimana prepareremo un piatto semplice ma di forte impatto comunicativo, esotica quanto basta per attirare l’attenzione di chi ha voglia di regalarsi una cena deliziosa: stiamo parlato della picanha al sale aromatizzato grill argentina!

La picanha è un taglio derivante dal posteriore del bovino, dalla forma triangolare, senz’osso e si compone di una parte magra, che non presenta alcuna infiltrazione di grasso, e una parte rivestita da un caratteristico strato di grasso, spesso circa un centimetro.
La picanha è un piatto tipico della cultura sudamericana, gustoso e facile da preparare anche a casa: infatti la picanha si presta a cotture al forno o alla brace, cucinata intera o tagliata a fettine.

Nel nostro catalogo abbiamo un’ampia selezione di picanhe, tutti prodotti da allevamenti selezionati come la picanha bavarese IGP, la picanha dry aged (clicca qui per scoprire tutto sulla carne dry aged prodotto dalla nostra macelleria interna) oppure una classica picanha di scottona, anche questa lavorata dalla nostra macelleria interna.

Qualunque sia la qualità di picanha che deciderai di scegliere, puoi essere sicuro di acquistare sempre un prodotto di alta qualità, sottoposto a rigorosi controlli lungo tutta la filiera, dall’allevamento ai nostri magazzini. Ogni anno effettuiamo inoltre più di 100 analisi chimiche e batteriologiche, 100 controlli in ingresso merce e più di 1000 controlli sui prodotti.

La ricetta

Ingredienti

Tra le diverse proposte del nostro catalogo, vi suggeriamo questi prodotti con un ottimo rapporto qualità prezzo:

Bovino picanha premium – Codice articolo: 03053079
Bovino picanha – Codice articolo: 03152653
Picanha angus irlanda bovino – Codice articolo: 03151055
Picanha scozia bovino – Codice articolo: 03151016

Miscela di spezie grill argentina Wiberg – Codice articolo: 09980023

Patate prefritte Dippers Lamb Weston – Codice articolo: 01026822

Vino Pinot Nero IGT Veneto – Codice articolo: 10091233

La preparazione è semplice:
  1. Prendete una picanha con una buona copertura di grasso, cospargetela di sale marino grosso e di miscela di spezie grill argentina Wiberg
  2. Infornate a 220°C per 40 minuti.
Il prodotto finito sarà pronto da consegnare ai clienti sia intero che tagliato a fettine dello spessore di 1 cm, i clienti potranno poi rigenerarlo in forno autonomamente prima di servirlo a tavola.
Per finire, consigliamo di contorno delle patate dippers Lamb Weston e in abbinamento un ottimo vino Pinot Nero IGT della cantina Gianni Tessari.

Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero 049 99 98 411.

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Una materia prima tenera e succulenta, abbinata con delle verdure che ne esaltano i sapori: per questo take away vogliamo presentarvi il fusion di agnello.

Dall’unione della tradizione culinaria marocchina e quella mediterranea vi proponiamo questa saporitissima e succulenta ricetta.
Dal Marocco portiamo la tecnica di cottura e l’agnello mentre dal mediterraneo ci prendiamo gli ingredienti che da sempre caratterizzano la nostra cucina: l’origano, l’alloro, il rosmarino, il cipollotto, il peperone e le patate.
Il consiglio è di utilizzare una Tajne, la pentola tradizionale marocchina.
Se non disponete di questa pentola potete tranquillamente utilizzare un qualsiasi altro tegame adatto alle basse temperature, l’importante è che sia spesso (un’ottima alternativa sono i tegami in ghisa).

La preparazione di questo piatto è lunga ma estremamente semplice e ovviamente si presta benissimo anche per l’asporto in quanto il prodotto finito presenterà una carne tenerissima e saporita che manterrà le stesse caratteristiche anche durante il trasporto.

La ricetta

Ingredienti

Tra le diverse proposte del nostro catalogo, vi suggeriamo questi prodotti con un ottimo rapporto qualità prezzo:

Spezzatino agnello Galles – Codice articolo: 03073637

Agnello coscia s/o Nuova Zelanda – Codice articolo: 03077088

La preparazione è semplice:
  1. Cubettare finemente la polpa d’agnello procurata
  2. Cospargere le carni così preparate con origano fresco, alloro e rosmarino
  3. Preparare le verdure cubettate e riporle sul fondo della teglia
  4. Salare e pepare le verdure a piacimento
  5. Riporre le carni cubettate sopra alle verdure senza mescolare
  6. non serve aggiunta di olio o altro liquido, basteranno le verdure e la carne per ottenere l’umidità necessaria.
Per la cottura a bassa temperatura consigliamo di usate il fornello più piccolo impostandolo al minimo e di lasciar cuocere il tutto a coperchio chiuso per circa 5 ore.
Nell’ultima ora potrà essere necessario spingere le carni sul fondo in modo che possano continuare la cottura nel sugo ottenuto.

Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero 049 99 98 411.

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Una materia prima di base semplice e neutra ma sicuramente apprezzata per morbidezza ed impatto visivo, combinata con una delle eccellenze vinicole italiane, il barolo.

La preparazione di questo piatto è semplice e utilizzabile nella ristorazione tradizionale servita al carrello o impiattata, nei banchi delle più prestigiose gastronomie dove può essere venduto intero e  pronto per la rigenerazione o a porzione per una vendita più tradizionale.
Ovviamente si presta benissimo anche per l’asporto: proporre uno stinco di vitello intero da rivedere in casa per un piccolo o grande convivio (ovviamente nel rispetto delle regole) potrà sempre essere una scelta di grande effetto e che sicuramente nel trasporto non perderà la qualità e il gusto davvero speciale.

La preparazione è semplice, quello che vogliamo sottolineare è l’importanza di usare il barolo per la preparazione: incorrere nell’utilizzo di un qualsiasi vino rosso per ridurre il costo di preparazione sarebbe un vero peccato perché si correrebbe il rischio di far venir meno l’effetto del piatto servito al naso e alla bocca dei vostri clienti, oltre che ottenere un prodotto finale completamente diverso.

Il barolo infatti ha caratteristiche uniche che ne fanno il compagno perfetto in cucina:  morbidezza, sapidità e l’importante componente tannica legano perfettamente con le carni penetrando le fibre e creando così una perfetta unione di profumi e sapori.

La ricetta

Ingredienti

Tra le diverse proposte del nostro catalogo, vi suggeriamo questi prodotti con un ottimo rapporto qualità prezzo:

Vitello stinchi posteriori spuntati – Codice articolo: 03064010

Vino Barolo Serralunga d’Alba DOCG 2015 – Codice articolo: 10091182

Carote a rondelle – Codice articolo: 01012518

Cipolle tritate – Codice articolo: 09500038

Preparazione e cottura dello stinco di vitello al Barolo

  1. prima di tutto per un ottimo risultato infornare lo stinco appoggiandolo ad una griglia aperta
  2. portare lo stinco ad una temperatura a cuore di circa 50°C, con il forno ad una temperatura massima di 60°C, in questa fase lo stinco deve solo riscaldarsi
  3. a questo punto lo stinco sarà pronto per essere adagiato su una teglia profonda, cosparso di sale grosso, pepe e olio
  4. prendere tutte le verdure preparate e riporle nella teglia
  5. portare il forno ad una temperatura di 120°C e infornare il tutto, dopo i primi 15 minuti a secco tirarlo fuori e versare 3/4 della bottiglia di barolo.
  6. infornare nuovamente per 2 ore e mezza girandolo ogni 30 minuti e controllando che il fondo sia sempre umido
  7. dopo due ore e mezza versare cospargendo lo stinco il vino rimanente e infornare per altri 30 minuti
  8. a questo punto lo stinco sarà ben rosolato con sfumature granata, pronto da servire.

Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero 049 99 98 411.