Menu
notizie Polo
La categoria che racchiude le notizie aziendali di Polo SpA. Tutte le news che riguardano l'azienda e i clienti.

247

Caciotta online

Oggi, in questo articolo, vogliamo parlare della caciotta e presentare quattro tipologie di caciotte particolari che proponiamo nel nostro Store Online. 

La caciotta: formaggio tipico dal sapore unico

L’origine della caciotta è piuttosto recente. Nata come alternativa al Pecorino essendo un prodotto più facile da preparare, la caciotta è un prodotto caseario a pasta molle e di forma cilindrica, ricco di proteine ad alto valore biologico, vitamine e minerali.
Viene realizzata con qualsiasi tipologia di latte (ovino, vaccino, caprino, bufalino o misto) e può essere sia stagionata che semistagionata

Questo è un formaggio di estrema duttilità: può essere servito come un formaggio da tavola (ossia come antipasto, per esempio) oppure può essere utilizzato come ingrediente nelle diverse preparazioni culinarie (ad esempio nelle torte salate, nei tortini e via dicendo). 

In termini di varietà, invece, c’è l’imbarazzo della scelta.
Esistono diverse tipologie di caciotte: dalle classiche sino a giungere a quelle aromatizzate, le quali risultano molto saporite al palato e, proprio per riuscire ad apprezzarne il sapore, è consigliato consumarle al taglio da sole. 

Caciotta mista: le nostre 4 proposte a catalogo

Anche le caciotte, proprio come altri tipi di formaggi, possono essere insaporite e aromatizzate con altri ingredienti. Ecco che, di seguito, riportiamo alcune delle nostre caciotte miste che proponiamo nel nostro catalogo e che possono essere acquistate su ordinazione.

#1. CACIOTTA AL PEPERONCINO.

Caciotta al peperoncino

Prodotta con latte vaccino pastorizzato italiano, la nostra caciotta al peperoncino è un formaggio fresco a pasta cremosa, con leggera occhiatura e breve maturazione.
Il suo diametro è di 9 cm, il suo scalzo è di 3 cm e la sua crosta è commestibile. Può essere servita come aperitivo accompagnata da salumi, sottaceti e confetture o per la preparazione di secondi piatti.

>> Clicca qui per acquistare questo prodotto!

 

#2. CACIOTTA ALLE OLIVE.

Caciotta alle oliveLatte bovino e ovino 100% italiano, olive verdi cubettate, sale, caglio e fermenti selezionati compongono la nostra caciotta alle olive. 
Con un diametro di 9 cm e uno scalzo di 3 cm, la caciotta alle olive è un formaggio fresco a pasta cremosa, a media maturazione e con leggera occhiatura che si presta a svariati utilizzi in cucina.

>> Richiedi adesso la caciotta alle olive!

 

#3. CACIOTTA AI FUNGHI PORCINI.

Caciotta ai funghi porcini

 

Questa caciotta è il frutto dell’unione di latte vaccino e ovino italiano, funghi porcini, sale, caglio, fermenti selezionati e aromi. 
Parliamo di un formaggio fresco a pasta cremosa con leggera occhiatura e a media maturazione che spesso viene degustato al taglio accompagnato da una fetta di pane casereccio.

>> Acquista subito questo formaggio!

 

#4. CACIOTTA AL TARTUFO. 

Caciotta al tartufo

Anche la caciotta al tartufo è un formaggio fresco a pasta cremosa con una leggera occhiatura e a media maturazione, prodotto con latte ovino e latte bovino 100% Italiano.
Anche questa caciotta ha un diametro di 9 cm e uno scalzo di 3 cm e può essere proposta come stuzzichino ad aperitivo accompagnata con un vino delicato o come secondo. 

>> Ordina adesso la caciotta al tartufo, clicca qui!

 

Assapora e fai assaporare la bontà e il gusto della caciotta, acquistale ora.
Se desideri invece visualizzare tutte le nostre caciotte, guarda qui!


👉 Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una e-mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero +39 049 9998411.

1526

Salsa guacamole

Tra gli ingredienti esotici che negli ultimi anni hanno riscosso più successo, sicuramente l’avocado e la salsa guacamole meritano un posto di tutto rispetto.

Salsa guacamole: storia e sapore

La salsa guacamole viene ormai ampiamente usata per la preparazione di tipiche ricette messicane e di gustosi snack anche se si sa, quando un nuovo ingrediente arriva in Italia, è destinato ad essere reinventato tramite delle ricette del tutto innovative.

Quando è nato il guacamole?
Il guacamole vanta oltre 500 anni di storia e di tradizione, in quanto è nato ai tempi degli Aztechi.
La ricetta originale per la preparazione del guacamole prevede l’uso di pochi semplici ingredienti: l’avocado, il succo di lime e il sale. Successivamente sono stati aggiunti altri ingredienti come la cipolla, il pepe e/o il peperoncino, l’aglio, il coriandolo e i peperoni.

Il sapore caratteristico del guacamole ben si presta ad accompagnare piatti decisamente saporiti come le tapas, le tortillas e i burritos. Questi piatti elencati, caratteristici della tradizione messicana, sono tutti deliziosi e l’uso del guacamole – con la sua piccantezza più o meno forte – ne esalta i sapori intensi.

Da quando è entrato nella nostra cucina con la sua consistenza spumosa ed il suo sapore pepato, il guacamole ha immediatamente stimolato la curiosità e la fantasia di numerosi chef, che hanno deciso di creare nuovi e interessanti abbinamenti con piatti tipici della tradizione italiana ed europea.

Tre ricette semplici e golose con la salsa guacamole

Di seguito riportiamo delle idee per l’uso del guacamole nel tuo ristorante.

Madeleine di grana padano e guacamole

madeline con salsa guacamole

Questo finger food davvero originale – di cui ora riportiamo gli ingredienti e la preparazione – è perfetto da offrire ai vostri ospiti a inizio serata. Senza ombra di dubbio, li lascerà piacevolmente stupiti.

Ingredienti per le Madeleine:

  • Grana Padano – 70 g
  • Farina di nocciole – 70 g
  • Farina di grano tenero (tipo 1 o 0) – 70 g
  • Uova – 3 pz
  • Olio di riso – 50 g
  • Lievito per torte salate – 4 g
  • Sale
  • Spezie miste in polvere (senape, pene nero, zenzero, curcuma)

Preparazione:

  1. Sbattere le uova, aggiungere gradualmente il grana padano e la farina di nocciole.
  2. Continuando a mescolare incorporare la farina di grano tenero setacciata assieme al lievito, un pizzico di sale, le spezie e infine l’olio di riso.
  3. Coprire il composto e lasciar riposare in frigo per 8 ore.
  4. Imburrare gli stampi a conchiglia e riempirli per circa due terzi, infornare poi in forno statico a 190 °C per circa 10 minuti.
  5. Servire le madeleine ancora tiepide accompagnandole con la salsa guacamole.

In sostituzione delle madeleine proposte come finger food, questa ricetta si può servire anche come antipasto. In questo caso al posto degli stampini per madeleine, si possono utilizzare quelli per muffin che andranno poi adagiati su un letto di salsa guacamole.

Tartine alla salsa di guacamole e salmone

tartine con salsa guacamole e salmone

Questo simpatico finger food è per perfetto da servire all’aperitivo per accompagnare un buon bicchiere di bollicine, soprattutto durante la bella stagione. Ecco di seguito gli ingredienti e la preparazione.

Ingredienti:

  • Pane nero
  • Carpaccio di salmone
  • Limone
  • Olio
  • Cipollotto rosso

Preparazione:

  1. Mettere a tostare le basi di pane nero, indicativamente con dimensioni di circa 4 cm per lato.
  2. Condire il carpaccio di salmone con succo di limone, olio e sale q.b..
  3. Tagliare il cipollotto ad anelli e preparare alcuni riccioli di buccia di limone.
  4. Sulle basi di pane nero tostato adagiare un’abbondante goccia di salsa di guacamole, un ritaglio di carpaccio di salmone, finire con un anello di cipollotto e alcuni riccioli buccia di limone.

La preparazione è molto semplice e veloce e vi permetterà di servire un finger food con guacamole leggero e saporito.
La stessa ricetta, con dosi ovviamente più abbondanti, può essere impiegata per l’antipasto.
In questo caso una buona soluzione per la presentazione può essere la destrutturazione della tartina su un ampio piatto, con l’aggiunta di qualche foglia di radicchio su cui adagiare il carpaccio di salmone.

Risotto di gamberi e gin con guacamole

risotto con gamberi e guacamole
Questo risotto è un piatto molto fresco e dai sapori  aromatici che derivano dall’uso di gin, ottimo per serate romantiche o per cene estive.

La principale particolarità di questo risotto risiede nella sua preparazione.
Contrariamente alla tradizionale cottura, andrà utilizzata esclusivamente acqua salata, tutt’al più con una percentuale di circa il 15% di brodo di pesce. Questa leggerezza permetterà ai vostri clienti di assaporare l’aromaticità del gin, che viene utilizzato al posto del vino per la sfumatura del riso.

È importante dunque per questa ricetta utilizzare un gin di alta qualità come ad esempio il Gin Mare, caratterizzato da sentori tipicamente mediterranei quali basilico, rosmarino e timo.
Un’ultima accortezza per la preparazione del risotto di gamberi e gin con guacamole riguarda la mantecatura. Trattandosi comunque di un risotto di pesce, burro e formaggio sono banditi per lasciare il posto ad un filo d’olio evo.

Osservate queste semplici indicazioni, potete procedere con la preparazione del vostro risotto ricordando di sfumare il riso tostato con un buon gin. Al termine della cottura, adagiate sul fondo del piatto un’abbondante goccia di salsa guacamole sopra cui impiattare il risotto e finire con un top di gamberi.

Crea nuove ricette e per il tuo ristorante, acquista ora la salsa di guacamole e stupisci i tuoi clienti con piatti freschi e originali.

salsa guacamole online


Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero + 39 049 99 98 411.

959

Tartare di tonno

Questa settimana vogliamo raccontarvi di un pesce che da sempre abita i nostri mari e che soprattutto è tra gli alimenti più consumati al mondo: stiamo parlando del tonno pinne gialle.

Caratteristiche e storia del tonno a pinne gialle

Il tonno è un pesce caratterizzato da una pinna dorsale alta e robusta e dal corpo dalla forma ovale, allungato e idrodinamico. Vive in acque che non sono mai inferiori ai 10°C e predilige la vita in branchi.
Il tonno pinna gialla fa parte della famiglia Scombridae ed ha assunto questo nome grazie alla caratteristica colorazione gialla delle pinne dorsali e ventrali.
La sua carne è di colore rosa acceso con striature più scure e il peso si aggira intorno ai 40 kg anche se può raggiungere un peso massimo di due quintali e una lunghezza di due metri.

Fortunatamente la pesca del tonno pinne gialle avviene ininterrottamente durante tutto l’arco dell’anno, infatti è per questo motivo che le navi da pesca hanno celle frigorifere che permettono la conservazione dei tonni che ne mantengono le qualità organolettiche fino al rientro a terra.

tonno a pinne gialle online

Le diverse specie di tonno

Poiché il tonno presenta diverse specie, la legge italiana prevede che solamente il Thunnus thynnus si possa chiamare tonno o tonno rosso: tutte le altre specie si devono identificare seguendo i propri nomi di legge.
Infatti nel caso del tonno pinna gialla (il più commercializzato nel mercato) il nome corretto è Thunnus albacares, diverso per proprietà organolettiche e per valore commerciale.

Il tonno rosso, chiamato così per il colore rosso acceso della sua carne, è il più pregiato e il più raro nel mercato. Diffuso prevalentemente nelle acque dell’oceano pacifico e atlantico, può raggiungere i 600 kg e i 3 metri di lunghezza e prende il nome di bluefin grazie alle parti blu-nerastre delle sue parti superiori.
Questo tonno è amato dai giapponesi che lo utilizzano soprattutto a crudo per i sashimi.

Il tonno pinna gialla (o yellofin) invece ha una carne tenera compatta e rosea ed è il più lavorato e nel mercato grazie alle sue proprietà che ne determinano una buona conservazione.

Il tonno striato viene chiamato così per le diverse striature nel ventre e perché presenta una carne più chiara.

Il tonno bianco è l’unico tonno che dopo la lavorazione mantiene un colore biancastro della carne e viene apprezzato soprattutto in America e in Inghilterra.

Il tonno obeso (o bigeye) viene chiamato così perché presenta una forma meno affusolata, l’occhio più grosso rispetto alle altre specie e ha carni grasse che esaltano il gusto soprattutto se utilizzati a crudo.

Se desideri acquistare del tonno a pinne gialle, clicca qui.

tonno pinne gialle


Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una e-mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero + 39 049 99 98 411.

1070

mozzarella

La mozzarella, specialità italiana per eccellenza

Questa settimana parliamo di un prodotto utilizzato nei ristoranti, nei bar, nelle pizzerie e in tutte le attività ristorative, ovvero la mozzarella.

Conosciuta in tutto il mondo, la mozzarella è un latticino derivato non stagionato del latte che conserva quantità misurabili di lattosio. Entrando nel dettaglio, si tratta di un formaggio fresco a pasta filata e molle che si presta al consumo immediato. Bianca, lucente e senza crosta, la mozzarella si caratterizza per la sua consistenza soffice e gradevolmente fibrosa, per il suo aroma di latte e per il sapore che trasmette una leggera sfumatura acidula.

I tipi di mozzarella più conosciuti sono: la mozzarella di bufala (quella campana), la mozzarella fior di latte (o mozzarella vaccina), quella mista e quella affumicata.

Si trovano anche mozzarelle di varie forme: sferica, con la testa, a bocconcini o a ciliegina e a treccia; nonché di diversa composizione chimica: mozzarella light o mozzarella a basso contenuto d’acqua.

Il ciclo produttivo della mozzarella

Per produrre la mozzarella è possibile utilizzare latte crudo o più comunemente pastorizzato.
Nel primo caso l’alimento possiede già i microrganismi lattici utili all’acidificazione, mentre nel secondo è necessario il ricorso ad un innesto (aggiunta di batteri lattici o di siero acidificato residuo da una precedente caseificazione).

Per ottenere la mozzarella a partire da un latte pastorizzato, è fondamentale che il latte crudo venga sottoposto a pastorizzazione lenta (70°C per 3-5 minuti).
A temperature superiori, infatti, le caseine subiscono alterazioni tali da compromettere la filatura del formaggio. Il latte intero pastorizzato viene portato ad una temperatura di 33-36°C e sottoposto a coagulazione ed acidificazione biologica per aggiunta di:

  • caglio (tipicamente di vitello, se solido in dosi di 0.35-0.4 g/L, se liquido in dosi di 30-35 ml/hl);
  • innesco microbico (batteri lattici, tipicamente ceppi di streptococcus thermophilis, o siero residuo acidificato).

Per caglio si intende una miscela composta da vari tipi di proteasi (tra cui la chimosina) in grado di scindere la k-caseina (proteina idrofila presente nel latte) e di provocare la coagulazione delle rimanenti caseine, idrofobe.

Per effetto del caglio la massa proteica, non più solubile nell’acqua, precipita sul fondo per formare la cagliata, che può essere raccolta e lavorata per dare il formaggio.
Dopo questa fase il latte viene lasciato riposare per il tempo necessario a coagulare (circa 30 minuti). Segue un primo taglio (rottura) della cagliata a cubetti, un periodo di riposo di circa 5-15 minuti ed un secondo taglio a cubetti più piccoli (a nocciola).

La massa rimanente viene quindi parzialmente separata dal siero e lasciata maturare (acidificare). Dapprima sotto il siero rimanente e poi su tavoli di drenaggio a temperatura controllata per 3-6 ore e comunque fino al raggiungimento di un pH compreso tra 4.9 e 5.2 (fondamentale affinché la mozzarella sia filabile). In caso di latte crudo il tempo richiesto per ottenere un’acidificazione sufficiente potrebbe estendersi fino a 48 ore. Durante la maturazione, l’attività dei batteri lattici starter (o di quelli naturalmente presenti nel latte crudo) porta alla formazione di prodotti del metabolismo che, oltre all’acidificazione della cagliata, esaltano le caratteristiche organolettiche del prodotto.

mozzarelle

Il processo di acidificazione della cagliata e della pasta è fondamentale per una buona produzione della mozzarella, poiché permette la successiva filatura. Per poter filare, infatti, la pasta di partenza deve avere un certo grado di acidità, che può essere ottenuto tramite fermentazione ad opera di microrganismi e l’aggiunta di acido citrico o lattico o con sistemi misti.

Dopo 10-30 minuti di maturazione sotto siero (fino a pH 5.6-5.8), la pasta acidificata viene travasata su tavoli di drenaggio ed eventualmente tagliata in pezzi e rivoltata per favorirne la separazione dal siero mentre si completa la maturazione.

Raggiunto il pH desiderato, la filatura vera e propria viene anticipata dal taglio in pezzi della pasta e dalla successiva immersione in acqua calda che infonde una temperatura al cuore della pasta, con la filatura e la formatura avvengono molto più facilmente.

Prima di intraprendere la filatura della pasta, aldilà del controllo di pH, è fondamentale effettuare una prova empirica di filatura, che consiste nel frantumare con le mani un pugno di cagliata e gettarla in un mestolo contenente acqua alla temperatura di circa 85°C. La cagliata va quindi fusa con un bastoncino di legno e stirata sino ad ottenere un filo continuo.

La filatura della mozzarella consiste essenzialmente nello stirare la pasta di cagliata, ammorbidita per immersione in acqua calda, finché si trasformi in una treccia di pasta setosa, lucida e morbida ma soprattutto plastica e formabile, dalla quale si possono staccare dei pezzi tondeggianti.
Una volta “mozzati”, cioè staccati per torsione dalla treccia, i pezzi vengono plasmati nella forma desiderata e fatti consolidare raffreddandoli in acqua.

Le mozzarelle vengono consolidate per immersione in acqua fredda corrente (che va mantenuta a 8-10°C) per 30-60 minuti, eventualmente poste in salamoia e confezionate con il liquido di governo (latticello).

acquisto mozzarella online

I migliori abbinamenti da fare con la mozzarella

Quando si parla della mozzarella molto spesso ci si pongono queste domande: “Cosa si può abbinare alla mozzarella?” oppure “Che verdura abbinare alla mozzarella?”.
Nonostante la mozzarella sia un alimento delizioso anche se servito senza alcun accompagnamento, di seguito riportiamo una serie di abbinamenti con cui la mozzarella si sposa bene:

  • mozzarella e pomodoro;
  • mozzarella e prosciutto crudo;
  • mozzarella e bresaola;
  • mozzarella e verdure grigliate;
  • mozzarella e finocchi gratinati;
  • mozzarella e insalata verde;
  • mozzarella e finocchi gratinati;
  • mozzarella e patate lesse.

Vorresti acquistare della mozzarella online e riceverla a domicilio? Clicca qui per scoprire tutti i tipi di mozzarella che offriamo!


Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero + 39 049 9998411.

770

Astice europeo

Astice europeo: che cos’è, dove vive, caratteristiche

L’astice – conosciuto anche come astice europeo o astice mediterraneo e con i nomi locali di Elefante di mare, Lupicante oppure come Lupo di mare – è un crostaceo (Homarus gammarus) molto simile all’astice americano.

Questo crostaceo è presente nelle zone orientali dell’Oceano Atlantico, dalla Norvegia nord-occidentale fino alle Azzorre e al Marocco, dove vive nei fondali di profondità tra i 30 e i 150 metri, negli anfratti e fessure delle rocce e delle buche.
L’astice europeo ha un corpo rivestito da una corazza di colore bluastro, con piccole chiazze gialle sul dorso e ventre chiaro. Possiede un carapace liscio e incavato (con due spine situate vicino agli occhi), due paia di antenne e due chele.
Comunemente arriva a misurare dai 30 ai 40 cm, ma può crescere fino a mezzo metro di lunghezza e pesare fino a 6 kg.

Dove e come si pesca l’astice europeo?

La maggior parte della pesca viene effettuate nelle zone naturali del crostaceo, usando apposite nasse per crostacei e utilizzando come esca pezzi di seppia o polpo. Sono stati inoltre effettuati diversi tentativi di allevamento, senza ottenere un buon risultato a causa delle abitudini territoriali aggressive.

Essendo un prodotto fresco, l’astice europeo viene conservato in temperature che variano dai 5°C ai 15°C positivi, garantendo un conservazione stimata di 5 giorni.

La conservazione dell’astice europeo nei ristoranti

Molte volte questi animali, per esempio nei ristoranti o nei supermercati, vengono venduti ancora vivi in modo che il cliente possa scegliere l’astice che preferisce, ma l’acquario deve seguire delle norme specifiche perché questo sia possibile. In particolare l’acquario non deve essere inferiore a 2 litri per centimetro della somma delle lunghezze degli animali ospitati ed in ogni caso non deve mai avere una capienza inferiore a 30 litri d’acqua.

Inoltre non devono avere una forma sferica o comunque non devono avere pareti curve di materiale trasparente, ma soprattutto devono essere garantiti il ricambio, la depurazione, l’ossigenazione dell’acqua, le cui caratteristiche chimico-fisiche e di temperatura devono essere conformi alle esigenze fisiologiche dell’astice, che devono avere tassativamente le chele legate.

astice cotto

Differenza tra astice e aragosta

Quali sono le differenze tra l’astice e l’aragosta?
Entrambi sono decapodi ma, mentre l’astice appartiene alla famiglia degli astacidei, l’aragosta rientra nell’ordine dei palinuri.
Il primo, dal carapace liscio, è dotato di chele sugli arti, indispensabili per la cattura di prede. Il secondo, invece, ha due lunghe antenne e, sul carapace, una serie di spine per difendersi. Entrambi raggiungono dimensioni considerevoli che vanno dai 20 ai 60 cm, vivono prevalentemente nel Mare del Nord o nell’Oceano Atlantico, più di rado nel Mediterraneo.

L’astice è normalmente di colore bluastro con chiazze gialle sul ventre, mentre l’aragosta è invece di colore chiaro-rossiccio. Presentano inoltre differenze anche nel gusto, infatti l’astice ha un gusto più deciso con carni elastiche e compatte, invece l’aroma dell’aragosta è invece molto più dolce e delicato, ideale per piatti raffinati. L’astice europeo, che viene pescato in numero minore da quello americano, è ritenuto migliore dal punto di vista della qualità delle carni.

Come cucinare l’astice?

L’astice europeo è un prodotto molto apprezzato in cucina, delicato ma allo stesso tempo gustoso.
Riportiamo di seguito alcune modalità di cottura per l’astice fresco:

  • astice bollito.
    Come cucinare l’astice bollito?
     Questo piatto è il punto di partenza per moltissime ricette appetitose e semplici. L’astice deve bollire per 20 minuti circa per ogni chilo del suo peso. Una volta cotto è necessario lasciarlo riposare e raffreddare, pulirlo e terminare poi con la preparazione desiderata (ad esempio, potete servire un’insalata con l’astice oppure una zuppa).
  • astice al forno;
    Come cucinare l’astice al forno? Prima di tutto, è importante lavare l’astice, tagliarla a metà e pulirla dalle interiora. Successivamente dovete posizionarla su una teglia da forno e spalmare sulla polpa 80 gr di burro ammorbidito con uno spicchio di aglio, insieme a uno scalogno e prezzemolo tritato. Infornate poi la pietanza a 200°C per circa 15 minuti (gli ultimi 5 minuti dovete attivare la funzione grill per ottenere un risultato dorato). Accompagnate poi la pietanza con il contorno che preferite maggiormente.

Come pulire l’astice?

Per quanto riguarda la pulizia, una volta cotto, l’astice va posizionato sul dorso e con le forbici vanno tagliati i lati della pellicina più morbida posta sul ventre, che va delicatamente sollevata per estrarne la polpa. Successivamente è importante eliminare il sacchetto grigio contenente la sabbia, lavare il carapace e dividerlo a pezzetti (se lo si vuole usare per un fumetto di crostacei).
Per aprire le chele ed estrarne la polpa si può usare uno spaccanoci.astice europeo

Clicca qui per scoprire di più su questo prodotto (scheda tecnica, descrizione e prezzo al kg).


Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero + 39 049 9998411.

335

Il poke è un piatto unico fresco e leggero, che ha fatto tendenza nel food soprattutto negli ultimi anni: scopriamone di più!

Pokè

Origini

Il poke ha origini molto antiche, risalenti al 400 d.C., quando i polinesiani navigarono per la prima volta il Pacifico arrivando fino alle Hawaii. L’origine di questo piatto si deve ai pescatori delle Hawaii che consumavano pesce crudo tagliato a cubetti direttamente sulle barche come spuntino veloce.
In seguito, il poke è entrato nei menù dei ristoranti con l’aggiunta di ingredienti e condimenti.
L’origine del poke per come la conosciamo è avvenuta intorno agli anni ’70 nelle Hawaii. Dal 2012 inizia il suo processo di diffusione negli USA occidentali e continentali. Inoltre, dal 2014 al 2017 il numero dei ristoranti hawaiani e specializzati in Poke sono raddoppiati, passando da 342 a 700.
Dopo aver conquistato gli Stati Uniti, il Poke  è sbarcato in Europa.

Cosa offre Polo

Di recente Polo S.p.A. ha deciso di avvicinarsi sempre di più verso questo nuovo trend offrendo sia preparati per Poke che i singoli ingredienti. Le versioni di questo piatto sono tantissime e personalizzabili.

Tra i preparati di Poke possiamo trovare quello di farro e verdure, di cui soia edamame, carote rondelle, chicchi di cavolfiore e del mais. Oltre a quello con farro possiamo trovare quello di orzo e verdure, di cui soia edamame, carote stick, cappuccio rosso e ceci.

Oltre ai preparati Polo S.p.A. offre diversi ingredienti separati, in modo tale che siate voi a decidere come personalizzarlo. I prodotti proposti sono quindi il riso,  la tartare di salmone da 80 gr e quella di tonno, sempre da 80 gr, polpo a pezzettini, calamari tagliati e gamberi. Tra i vari contorni che si possono inserire  potete trovare il mango a cubetti e avocado a cubetti, soia edamame, cetrioli a fette, carote, mais, pomodori a fettececiananas a fette, fagioli rossi, feta greca e philadelphia. Infine Polo S.p.A. offre un ottimo condimento di salsa di soia

Proprietà nutrizionali

Trattandosi di un piatto a base di pesce fresco crudo, ha un apporto energetico relativamente basso.
Nelle versioni con il riso le calorie sono superiori a quelle in cui non è presente. Nelle Poke senza riso, infatti, l’energia deriva sostanzialmente dai grassi presenti nel pesce, ricchi di omega 3, ed in secondo luogo, dalle proteine.

La quantità di fibre presenti nel Poke è media, e provengono principalmente dal riso.
In questo piatto, inoltre, la quantità di colesterolo è limitata.

Clicca qui per acquistare i nostri prodotti.

Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero + 39 049 9998411.

275

Il racconto dell’evento “Granfondo Città di Padova – Polo”: la giornata, il percorso, i vincitori.

Granfondo Città di Padova 2022: la gara più attesa dell’anno

Ieri è stata svolta l’ottava edizione della “Granfondo Città di Padova – Polo”, una gara ciclistica amatoriale sponsorizzata da Polo S.p.A..

Con partenza e arrivo in Prato della Valle (PD), la gara prevedeva un percorso di 106,6 chilometri che ha consentito a tutti gli appassionati della bici di gareggiare tra i paesaggi meravigliosi di Padova e dei Colli Eugenei.

Granfondo città padova ciclismo

Granfondo città padova ciclismo

Grazie al contributo di molteplici sponsor (tra cui Pittarello, BCC Patavina, Gel Group) e di Polo S.p.A. (in qualità di Top Sponsor) è stato possibile far trascorrere ai partecipanti una giornata indimenticabile all’insegna dello sport e della condivisione, in totale di sicurezza.

Di seguito riportiamo il programma della giornata trascorsa:

  • Ore 7:00 – Apertura griglie
  • Ore 8:00 – Partenza dal Prato della Valle
  • Ore 11:30 – Apertura Pasta Party
  • Ore 14:00 – Tempo limite di arrivo

gara di ciclismo granfondo città di padova 2022

Le classifiche del Granfondo Citta di Padova 2022

Riportiamo ora la classifica maschile e la classifica femminile della gara.

Classifica maschile:

  1. Alessandro Motta
  2. Dario Nacca
  3. Enrico Battocchio

Classifica femminile:

  1. Alessia Bortoli
  2. Michela Bergozza
  3. Emilie Bottoni

É possibile comunque visualizzare le classifiche complete tramite questo link.

Granfondo città di padova

Di seguito il video della giornata.

Per qualsiasi info chiamaci allo 0499998411 oppure scrivi a commerciale@poloristorazione.it!

291

Si sente spesso parlare di omega-3, ma è difficile trovare qualcuno che ci dica cosa sono e perché sono tanto importanti per il nostro organismo.

Gli omega-3 non sono altro che acidi grassi polinsaturi considerati essenziali. Il più importante è l’acido alfa-linolenico, ALA, che non può essere sintetizzato dal nostro organismo, e per questo deve essere assunto per  via alimentare.

I principali omega-3

Esistono vari tipi di omega-3, tra i principali possiamo distinguere l’acido alfa-linolenico (ALA), prevalentemente vegetale, che contribuisce ai normali movimenti di colesterolo nel sangue.
L’acido Decosaesaenoico (DHA) che assunto dalla madre contribuisce al normale sviluppo del feto e dei bambini allattati al seno. Infine l’acido Eicosapentaenoico (EPA), prevalentemente animale, che insieme ai DHA contribuisce al normale funzionamento del cuore.

Fonti

Le principali fonti di omega-3 di origine animale sono i pesci grassi di mare freddo (es. salmone), pesce azzurro (es. acciughe, sardine, aringhe, sgombro, tonno), crostacei e alghe, ricchi soprattutto di EPA e DHA.

Grazie alla sua grande varietà di prodotti, Polo SpA è in grado di proporre una vasta gamma di alimenti di origine animale contenenti omega-3. Di questi troviamo in particolar modo il salmone, a mo’ di filetto, affumicato, intero, in tranci e a cubetti, ma anche tartare, arrosto e sashimi. Oltre al salmone troviamo il tonno fresco o sott’olio, trota a filetti o intera, filetti di sgombro, acciughe sott’olio e sardine salate. Polo Spa offre anche un grossa varietà di crostacei tra cui gamberetti, gamberi, mazzancolle, scampi, aragoste, astici, granchi e pannocchie.

Gli omega-3 però, non si trovano solo nei prodotti di origine animale, ma sono presenti anche in alimenti di origine vegetale, come le noci, i semi di lino e il loro olio e l’olio di soia, ricchi di ALA.
Di questi nello store di Polo troviamo le noci, già sgusciate e pronte all’uso, olio di noci, semi di lino, e la soia con rispettivo olio.

E’ importante ricordare che il fabbisogno giornaliero di omega 3 è pari allo 0,5 % del fabbisogno calorico di una persona, che è di circa 1-2 g/d.

Soufflè al salmone

Un buon modo per utilizzare il salmone affumicato è quello di inserirlo all’interno di un soufflé.
Il soufflé al salmone è un secondo piatto a base di pesce, che può essere servito anche come antipasto. In questa  ricetta abbiamo utilizzato salmone affumicato, uova, besciamella e qualche foglia di timo.
La caratteristica del soufflé è la sua consistenza soffice e leggera.
Riuscire a ottenere un soufflé gonfio e che non perda subito la sua forma non è molto semplice, ma esistono alcuni trucchi che potete seguire per ottenere un soufflé perfetto: mantenete gli ingredienti a temperatura ambiente (né caldi né freddi di frigorifero), unite i tuorli uno alla volta man mano che si amalgamano, riscaldate il forno a 220 °C e abbassatelo a 180 °C pochi minuti prima di infornare il soufflé.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

  • Salmone affumicato 500
  • Latte 500 ml
  • Uova 3
  • Burro 25 gr
  • Farina 00 25 gr
  • Noce moscata quanto basta
  • 20 minuti in forno
  • 178 cal x 100 gr

Clicca qui per acquistare i nostri prodotti.

Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero + 39 049 99 98 411.

693

Granfondo città di Padova – 26 giugno 2022
Prato della Valle – Padova

Manca ormai poco alla partenza della VIII edizione della Granfondo città di Padova, conosciuta anche come la Classica delle Ardenne italiana.

Polo SpA in qualità di Top sponsor offre a tutti clienti l’iscrizione gratuita al Campionato del Mondo della Ristorazione, la meravigliosa gara ciclistica all’interno della Granfondo Città di Padova, che si terrà domenica 26 giugno e si snoderà tra le bellezze della città di Padova ed il suggestivo panorama dei Colli Euganei.

Il Percorso

Dopo una meravigliosa edizione 2021, che ha visto al via 1500 ciclisti provenienti da tutta Italia sfidarsi sugli impegnativi “sali e scendi” dei Colli Euganei, la manifestazione patavina punta ancora una volta a confermarsi come uno degli eventi di primordine nel calendario granfondistico nazionale.

La Società Ciclisti Padovani ASD che è da sempre attenta alla promozione dell’attività ciclistica sul territorio scende nuovamente in campo per dare un segnale forte di amore verso uno sport che tante soddisfazioni in passato gli ha riservato e che continua a riservargli.

Novità 2022: il percorso GRAVEL

Un nuovo format della ASD Società Ciclisti Padovani in collaborazione con il gruppo Padova Gravel.
Per la prima volta in Italia arriva una manifestazione Gravel con la stessa partenza e arrivo di una Granfondo.
Un tracciato unico che attraverserà la provincia di Padova e la splendida cornice dei Colli Euganei, con l’arrivo nell’affascinante Prato della Valle.
Iscrizioni a numero chiuso: 200 posti disponibili.

— IL TRACCIATO VERRA’ COMUNICATO QUALCHE GIORNO PRIMA DELLA GARA —

Campionato del Mondo della Ristorazione

Anche quest’anno Polo mette a disposizione dei codici gratuiti per effettuare l’iscrizione alla gara: infatti come per gli anni scorsi, all’interno del circuito di gara ci sarà anche il Campionato del Mondo della Ristorazione, riservato a tutti gli atleti regolarmente iscritti e operanti nel mondo della ristorazione (verrà richiesto un attestato che lo certifichi).
Per i clienti Polo invece sarà possibile usufruire di un codice per l’iscrizione gratuita alla gara.

Iscrizione

Richiedi subito il codice per l’iscrizione gratuita al Campionato del Mondo della Ristorazione 2022 riservato ai clienti Polo Ristorazione.

Compila il modulo sottostante  per ricevere il codice promozionale, una volta ricevuto dovrai completare l’iscrizione a questo link.


Per qualsiasi altra informazione vai su https://www.gfcittadipadova.it/

350

La certificazione biologica è una certificazione che viene rilasciata alle aziende produttrici e distributrici di prodotti alimentari che intendono commercializzare prodotti biologici.
Non è obbligatoria solo per i produttori, ma anche le aziende che effettuano la vendita di prodotti biologici sono sottoposte a rigidi controlli. Come definito appunto dal regolamento CE 392/04, che modificando il precedente art. 8 del Reg. CEE 2092/91, include le attività commerciale tra quelle che devono essere obbligatoriamente sottoposte a controllo.

Così Polo SpA, soddisfacendo i requisiti previsti nel Reg. (CE) nº 834/2007 e del Reg. (CE) nº 889/2008 e nella normativa nazionale di settore, dal 2022 è soggetta alla certificazione biologica per il magazzinaggio e la commercializzazione di prodotti biologici.

Tra i prodotti biologici che Polo SpA commercializza, troviamo in particolar modo vini, tra cui il cabernet 8 mesi DOC dei Colli Euganei dell’azienda agricola Le Volpi. Questo vino è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso e da profumi di piccoli frutti rossi,  con note di confettura fresca di ciliegia e fragole e sfumatura speziate e leggermente erbacee.

Altro vino di produzione biologica è il Syrah dalla Francia di Michel Gassier. Di color granato profondo, questo vino è caratterizzato da una traboccante note di violetta, frutti rossi, pancetta e un gradevole sentore di fiori. Grazie alla sua morbidezza ed al suo ricco sapore questo vino si sposa perfettamente con un’ampia varietà di cibo, andando dal barbecue alla cucina etnica speziata.

Oltre ai vini, tra i prodotti biologici, Polo SpA offre anche la farina biologica di tipo 1 dell’azienda Molino Grassi e la farina di farro biologica e integrale dell’azienda Almaverde Bio.

Inoltre, all’interno del ricco assortimento, ci sono diverse tipologie di pasta a marchio Rummo e La Molisana, brodo vegetale, insaporitori, uova e prodotti vegetali congelati, tutto ovviamente biologico.

L’AGRICOLTURA BIOLOGICA

L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che considera l’intero sistema agricolo, sfruttando la naturale fertilità del suolo e favorendola con interventi limitati. In questo modo si vuole promuovere la biodiversità dell’ambiente in cui opera ed escludere l’utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati.

L’agricoltura biologica in Europa è nata nel 1991 con il Reg. (CEE) nº 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e all’indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari. Nel 1999 con il Reg. (CE)  nº 1804/99 sono state regolamentate anche le produzioni animali.

Nel giugno del 2007 è stato adottato un nuovo regolamento CE per l’agricoltura biologica, Reg. (CE) nº 834/2007, che abroga i precedenti. Quest’ultimo è relativo alla produzione  biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici sia di origine vegetale che animale (compresa l’acquacoltura).

I PRINCIPI DEL BIOLOGICO

  • Rispettare l’equilibrio tra piante, insetti, funghi, animali, uomo e ambiente;
  • Mantenere la naturale fertilità del suolo;
  • Controllo degli insetti dannosi e dei parassiti vegetali con coltivazione di cultivar resistenti, ricorso ai naturali predatori dei fitofagi, cattura massale, confusione sessuale, utilizzo di insetticidi naturali, adeguate pratiche agronomiche, uso di sostanze naturali caratterizzate da bassissima o nulla tossicità verso l’uomo (zolfo, rame, carbonato di calcio, propoli, ecc..).

 I SISTEMI DI CONTROLLO

Il rispetto della normativa sul biologico è deputata all’attività degli organismi di controllo e soggetti privati con due mansioni fondamentali:

  • Verificare l’idoneità e il percorso produttivo delle imprese che intendono aderire o già aderiscono al sistema di controllo per le produzioni con metodo biologico (come Polo SpA);
  • Concedere l’uso dei relativi marchi alle imprese associate, da apporre alle etichette dei prodotti controllati e sul materiale divulgativo che le stesse intendono realizzare.

Tali organismi ricadono sotto la supervisione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF). Con l’attuazione del Reg. CE 2491/2001 il sistema di verifica per gli agricoltori si è fatto più rigoroso, andando così a definire quali sono i requisiti minimi di controllo e le misure precauzionali previste.

>>SCARICA QUI LA CERTIFICAZIONE BIO DI POLO<<

Clicca qui per scoprire di più su questi prodotti.

Per qualsiasi informazione il nostro staff è sempre a disposizione: scrivici liberamente una mail a commerciale@poloristorazione.it o contattaci al numero + 39 049 99 98 411.